E che avrà mai voluto dire con questa frase l’acquirente che il 17 agosto 1922 si recò al mercato di Frosinone?
Anche oggi, i prezzi dei generi alimentari venduti in un mercato o in una piazza sono indicati in un apposito mercuriale quotidiano.
Quello qui mostrato è appunto il mercuriale del 17 agosto 1922 che riporta alcuni generi alimentari venduti nella piazza di Frosinone.
Come è possibile vedere, tranne che nel caso di pane e carni venduti a Kg, gli alimenti venivano venduti in “rubbi”. Il rubbio era un’antica unità di misura di capacità per aridi (cereali), usata nell’Italia Centrale, con valori variabili da città a città. Nel caso di Frosinone, equivaleva a 294,4562 litri per il grano, e a 360 litri per gli altri generi alimentari.
L’elenco dei generi alimentari disponibili sulla piazza di Frosinone, inoltre, risentiva evidentemente della produzione locale. Il granturco, ad esempio, poteva essere quello delle “paludi” intendendo, ovviamente, le Paludi Pontine, prima della Bonifica che avrà luogo in epoca fascista. Il granturco di tipo “zeppa”, invece, era quello a semi gialli allungati.
Nota storico-postale. Frosinone, nel 1922, non era ancora capoluogo di provincia (lo diventerà nel 1927). L’annullo in partenza è infatti “Frosinone (Roma)”.
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