Il gioco degli scacchi è sicuramente affascinante. Necessita di memoria, intelligenza, strategia, tattica. E oltre che dal vivo può essere giocato anche a distanza. Oggi si usano dei server dedicati o le email, ma prima dell’avvento di Internet l’unico modo per giocare a distanza era tramite la posta. Si realizzavano veri e propri tornei, paralleli a quelli dal vivo, e moltissimi giocatori erano Maestri e Grandi Maestri in entrambe le specialità. Si stabilivano anche dei tempi, ad esempio da 30 a 60 giorni per eseguire 10 mosse, per evitare che le partite durassero in eterno ovviamente.
Vennero addirittura realizzate delle cartoline apposite, con la scacchiera prestampata e un casellario entro cui annotare le mosse.
Nella cartolina qui mostrata, alla mossa n.26 dalla posizione 86 alla 85, risponde con la mossa n.27 dalla posizione 21 alla 12.
Lo scacchista che spedisce è un certo Pierre Kuhne di Parigi, mentre chi riceve è Miloslav Strada, cecoslovacco. La Cecoslovacchia ha una grandissima tradizione di forti scacchisti.
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