La Guardia di Polizia della Brigata di Norcia, Compagnia di Spoleto, riferisce al Governatore di Norcia sull’abitazione di Angelo Nicolanti:
“…abbiamo osservato che dalla finestra di detta abitazione si gettano acque immonde che formano stagno per cui rende non poca puzza e ciò per mancanza di sciacquatoio controllato in detta casa…“.
E’ il 9 agosto 1832 e siamo appunto a Norcia che, prima dell’unità d’Italia, faceva parte dello Stato Pontificio. E, certamente, nel 1832 l’igiene non era certo la priorità delle persone.
Tuttavia, come si legge negli altri fogli della missiva in cui il Governatore risponde alla Polizia, ciò non era comunque ammesso e, ai sensi della normativa sanitaria n.3822, viene comminata al Nicolanti una multa di 50 bajocchi oltre l’obbligo di dotare la propria abitazione del predetto sciacquatoio (“…fabbricare la latrina con apposito vespatoio senza ulteriore molestia ai vicini…“).
Per la cronaca, la lettera non è affrancata perché i francobolli dovevano essere ancora “inventati” (i primi francobolli dello Stato Pontificio sono del 1852). Prima dell’avvento dei francobolli la tassa per il trasporto della corrispondenza veniva pagata all’arrivo, dal destinatario. Non in questo caso essendo posta di servizio, quindi esente dal pagamento di qualsiasi tassa postale.
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