Siamo nel 1923. Il signor Idelfonso Stanga, Cavaliere del Lavoro (come “discretamente” annotato nel frontespizio della cartolina che mostro oggi), residente a Crotta d’Adda (Cremona), scrive a un egregio signore di Gazzo (Padova). Generalmente, per posta si spediscono dei documenti, degli oggetti, una volta anche dei soldi, al limite dei generi alimentari. Cosa invece offriva
APPALTI IN 7 PUNTI
A cavallo tra le due guerre era attiva a Roma, con sede in via Aterno, un’impresa di impiantistica elettrica e telefonica, la Società Anonima Zois. Niente di particolarmente strano, sin qui. Ritrovo una cartolina prestampata, con il destinatario anch’esso prestampato (quindi segno che la cartolina era stata prodotta dal destinatario stesso), e con un casellario
TELEFONATE AL DIRETTORE!!!
Oggi mostro una normalissima busta che doveva contenere una letterina che però purtroppo è mancante. Siamo nel 1948, nell’immediato dopoguerra. L’Italia si lecca le ferite e tenta di rialzarsi. Chi spedisce sta a Trento, chi riceve ad Avio, un piccolo comune della parte bassa della provincia di Trento che all’epoca contava 3700 abitanti (oggi non
BRETELLE E GIARRETTIERE!!
Siamo nel 1928. Una ditta scrive a un egregio signore di Padova. E lo scrivente, la ditta Maggi & Pagani di via Ennio 19 a Milano, fabbricava e vendeva bretelle, giarrettiere ed affini. Le bretelle sono note da 300 anni almeno, dai tempi della rivoluzione francese, anche se le bretelle come le conosciamo noi vennero
VOI SIETE COME IL MARE IN MUTAMENTO…
E’ la Pasqua del 1943. La lettera che mostro oggi, passata dalla censura, è stata inviata da un soldato della 38a Divisione fanteria “Puglie” (allora di stanza a Dakovica, Kossovo) alla signorina Flora. Il soldato ha voluto inviare gli auguri di Pasqua a modo proprio, con un madrigale. Lo riporto integralmente, è troppo bello per
MAI VIDESI TANTA SUBLIME FUSIONE ANIME…
Va bene che quando si scrive una lettera o un telegramma occorre a volte essere formali o comunque avere un certo grado di riverenza. E va bene che nel 1938, quando venne spedito questo telegramma, si utilizzava un linguaggio sicuramente più formale di quello odierno. Tuttavia, sembra che qui si sia superato ogni limite della
CAMPO DI INTERNAMENTO “LE FRASCHETTE” (ALATRI, FR): UNA FRANCHIGIA POSTALE
Presso la frazione “Le Fraschette” di Alatri (Frosinone) era attivo un campo di internamento per civili. A differenza dei campi per prigionieri di guerra vigilati dall’autorità militare, i campi di internamento per civili (un centinaio in tutta Italia) erano gestiti dalla Direzione Generale di Pubblica Sicurezza del governo fascista. L’internamento civile veniva eseguito nei confronti
CHE SI PESCAVA NEL 1925 ALLA TONNARA DI MARZAMEMI?
Oggi in pescheria compriamo soprattutto spigole e orate, ma anche i pesci a trancio e in particolare pesce spada, salmone e tonno. La pesca di quest’ultimo, in particolare, risale a tempi antichissimi: già gli uomini primitivi pescavano il tonno rosso che, in branco, si avvicinava così tanto alla costa al punto da essere facilmente catturabile
LA DALMATIENNE, SOCIÉTÉ FRANÇAISE DES FORCES HYDROÉLECTRIQUES DE LA DALMATIE
Come noto, l’Istria, Fiume e la Dalmazia tra la fine delle due guerre furono ufficialmente territorio italiano. Non stranisce, quindi, ritrovare una busta affrancata con un francobollo italiano del Regno annullato nel 1941 con il tondo “SEBENICO POSTE (DALMAZIA)”. E non stranisce nemmeno che al retro riscontriamo le tracce della censura tedesca: la busta venne
TI REQUISISCO ANCHE GLI PNEUMATICI!
Il 23 dicembre 1940 venne promulgato il Regio Decreto n.1833 che obbligava alla denuncia e consentiva la requisizione degli pneumatici esistenti presso i commercianti o in dotazione alle autovetture di proprietà privata, naturalmente a favore delle autorità militari. E per dare seguito a detto decreto, la Commissione Requisizione Pneumatici di Lecce invia l’8 ottobre 1942