Beh, si sa, una delazione fatta anonimamente pone chi la fa al sicuro.
Ancor più se la delazione non riguarda futili motivi.
E’ il 1958, non riesco a leggere giorno e mese dall’annullo poco inchiostrato.
Siamo in Sicilia, e precisamente a Catania.
Dalla città etnea parte una cartolina, scritta a matita.
Destinazione: Cattolica Eraclea, provincia di Agrigento.
Destinatario: il Signor Comandante dei Carabinieri.
Leggiamo insieme la trascrizione del testo:
«Ill.mo Sig. Comandante,
Se volete prendere lo nominato Schembri Girolamo trovasi con la così detta sorella che con essa a commesso tutti cosi e che si chiama Candìa Monia sono presso Milazzo Salvatore Via G. Garoffa 76. Marsala. Che me lo confidò lui stesso un giorno da Cattolica […] giusto per ammucciarsi alla giustizia e il trucco è che lo Schembri scrive al Milazzo da Catania come se sono divisi così […] dimostra alla giustizia che sono sciarriati invece è lo stesso Schembri che scrive 30 lettere e cartoline il Milazzo le porta a Catania ad un amico che le imposta una al giorno.»
Alcuni passaggi non sono riuscito a comprenderli, la matita è molto sbiadita, ma credo che il senso sia più che chiaro, no?
I termini più siciliani dovrebbero essere comprensibili a chiunque, ma “ammucciarsi” significa “nascondersi”, mentre “sciarriati” significa “litigati”.
Per non farsi acchiappare dalla giustizia, lo Schembri fa finta di trovarsi a Catania, spedendo lettere e cartoline da lì. Ma in realtà sta a Marsala, e il delatore fa nome, cognome e indirizzo.
Ti è andata male, caro Girolamo…
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