«Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori!»
E’ questo il testo dell’epigrafe presente sulla facciata principale del Palazzo della Civiltà, all’EUR, Roma, ai più noto come ‘Colosseo quadrato’.
Frase che in realtà è tratta da un discorso che tenne Mussolini il 2 ottobre 1935 in opposizione alla Società delle Nazioni che aveva condannato l’Italia per l’aggressione all’Abissinia.
Popolo di navigatori, quindi.
Beh, senza scomodare i vari Cristoforo Colombo, Vespucci, Caboto, Giovanni da Verrazzano e le Repubbliche marinare, in effetti per una terra totalmente circondata dal mare non potrebbe essere diversamente.
Ed è quindi più che normale, quando ancora altri mezzi di trasporto per le persone non erano diffusi o ancora ‘inventati’, che le rotte delle navi e gli orari di partenza dei vapori fossero informazioni vitali.
A confermarcelo è un piego spedito da Genova il 27 agosto 1870 e indirizzato al segretario comunale di Bricherasio (Torino).
Chi scrive è l’Agenzia Marittima di Alberti e Verrua, in vico Cartai 7 a Genova.
«Ci pregiamo farvi conoscere le partenze dei vapori e bastimenti a vela che avranno luogo nelli p.v. mesi di Settembre e Ottobre per Montevideo e Buenos Ayres, come pure per New York.
Vapore Postale Francese, partenza 11 settembre, prezzo £ 250 oro, Mediazione £ 10
Vapore Nazionale Isabella, 30 settembre, prezzo £ 250 carta, Mediazione £ 25
Vapore Ismalia per New York, 22 settembre, prezzo £ 205 oro, Mediazione £ 20
Vapore Montevideo, 10 ottobre, prezzo 250 carta, Mediazione £ 25
Bastimento a vela Sarmiento, 10 settembre, prezzo £ 150 carta
Bastimento a vela Firenze, 15 settembre, prezzo £ 143 carta
Bastimento a vela Tre Fratelli, 25 settembre, prezzo £ 143 carta
Bastimento a vela Catterina Solari, 30 settembre, prezzo £ 143 carta
Questi ultimi prezzi s’intendono netti di mediazione.
Non si assicurano posti senza previo invio di una caparra di £ 50 per posto di vapore, e di £ 25 per veliere.
Distintamente vi salutiamo.
Alberti e Verrua»
Lungi da me raccontare vita, morte e miracoli di ogni singolo vapore o veliero, ve lo risparmio.
Qualche osservazione più generale però possiamo farla.
Anzitutto, la “mediazione”.
E’ facile intuire che con questo termine si intendesse il corrispettivo in più da versare all’agente marittimo per l’acquisto del biglietto: “diritti di agenzia”, lo chiameremmo oggi.
E’ bene sottolineare, tuttavia, che oggi esiste ancora questo termine ma è riferito ad una vera e propria professione, il “mediatore marittimo” (che, peraltro, prevede anche preparazione ed esami), vero e proprio intermediario principalmente nella compravendita di imbarcazioni, alla stessa stregua di un agente immobiliare.
Quindi, un po’ diverso…
Un altro piccolo approfondimento lo merita la sede della Alberti e Verrua, in Vico dei Cartai a Genova.
Il vico si trova ovviamente nella parte più antica di Genova, quella dei caruggi.
Per chi è pratico della zona, il vico si trova tra Palazzo San Giorgio (via Frate Oliveiro) e piazza Banchi.
Deve il nome alle tante botteghe di produttori, artigiani e venditori di carta che appunto qui avevano sede.
«I cartai scelsero questo vicolo in quanto, essendo vicino a Banchi ed alla Dogana, venivano a trovarsi a diretto contatto con i mercanti, i quali, facendo largo uso di carta, erano i clienti più assidui». (da “Le più belle strade di Genova”, AA.VV., Nuova Editrice Genovese).
Più tardi, al civico 8R ebbe la sua prima sede la Compagnia di Navigazione di Raffaele Rubattino che inevitabilmente attirò nel vico mediatori di navi, spedizionieri ed altri piccoli armatori che installarono qui il proprio scanno.
Tra cui, appunto, l’Agenzia Marittima Alberti e Verrua.
Ora, chiudete gli occhi, fate partire come sottofondo musicale “Via del Campo” di Fabrizio De André, e immaginate il brulicare di persone, di affari, di compravendite, che dovevano animare quel tempo i caruggi di Genova.
Adesso, rispondete: quale vapore volete prendere?
Riproduzione riservata.