In genere, ci sono alcuni motivi per cui un Consiglio Comunale viene sciolto e il Prefetto invia un Commissario per la straordinaria amministrazione.
Oltre l’infiltrazione mafiosa (che però è motivazione nata di recente, non c’era ai tempi del documento postale che vedremo oggi), i motivi più frequenti possono essere per: violazioni di legge o di Costituzione, ordine pubblico, decadenza del Sindaco (dimissioni, rimozione, etc), dimissioni della metà più uno dei membri del Consiglio, mancata approvazione del bilancio.
Non sappiamo quale motivo portò il Prefetto di Torino a inviare un Commissario Prefettizio a Fenestrelle, piccolo borgo che oggi conta meno di 500 anime ma che all’epoca dei fatti che racconteremo ne contava più del doppio.
Sta di fatto che il 31 ottobre 1947, data di spedizione del documento che mostrerò oggi, a Fenestrelle c’era il Commissario Prefettizio.
Si tratta di una cartolina commerciale della ditta Ing. F. Annovati, industria del legno compensato a Pinerolo, comune sempre del torinese ma distante una trentina di km da Fenestrelle.
Da un articolo apparso su “L’Eco Mese” di aprile 1989 traggo alcune notizie in merito alla ditta di Pinerolo.
Il complesso sorse nel 1875 per iniziativa di Luigi Annovati, oriundo vercellese, come laboratorio di falegnameria e tappezzeria che il successore, l’ing. Francesco Annovati, ampliò in Pinerolo.
Nel 1934, con spirito pioneristico e tra i primi d’Italia, l’azienda iniziò la fabbricazione del compensato, impiegando tronchi di pioppo della pianura pinerolese, e ben presto questo nuovo prodotto s’impose sul mercato per le sue notevoli caratteristiche, sostituendo il compensato di betulla finlandese.
Nel 1955, all’avanguardia mondiale ed europea, con brevetti di loro invenzione, gli Annovati dettero inizio alla fabbricazione di pannelli truciolari.
Il resto è ancora storia che il lettore interessato può facilmente ritrovare in rete.
Tramite la cartolina l’Ing. Annovati informa il Commissario su una questione davvero anomala. Leggiamo il testo:
«Mi pregio comunicarVi che la luce nei comuni nella suddetta indicati vi è da tutta la settimana.»
La cartolina arrivò a Fenestrelle il 5 novembre e venne regolarmente protocollata al Comune.
Ovviamente, do per scontato che si sta parlando dell’illuminazione pubblica e non della luce solare.
Ma come mai il Commissario aveva necessità di sapere se vi era la luce in una serie di comuni, tra cui (immagino) Pinerolo?
E come mai è andato a chiederlo al titolare di un’industria del legno compensato?
Si tratta di storia locale davvero molto ristretta, per cui ovviamente non sono riuscito a trovare risposte alle suddette due domande.
Forse solo qualcuno del posto all’epoca vivente potrebbe fornire una risposta.
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