Ci sono volte, lo dico da collezionista, in cui certi documenti postali sono talmente comuni e banali che non valgono nemmeno il tempo che ci perdi per un’occhiata.
Scatoloni e scatoloni di questo materiale che, solo a vederli, la fronte si imperla di sudore da sola.
Il documento postale di oggi appartiene a questa categoria di missive.
Eppure, basta un’analisi un po’ più attenta per capire che non si tratta affatto di un documento banale.
La busta è stata spedita da Milano il 27 ottobre 1896, e l’intestazione della stessa ci mostra anche chi ha spedito, la Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri.
Questa istituzione, fondata nel lontano 1838, esiste tuttora, si chiama SIAM1838, e la sua storia ce la racconta il sito web istituzionale della stessa, www.siam1838.it/storia/.
«La SIAM è un ente morale senza scopo di lucro fondata il 7 agosto del 1838 a Milano da esponenti degli ambienti culturali ed economici della Lombardia vicini alla Camera di Commercio con il fine di sostenere le competenze tecniche del personale delle manifatture che in quel periodo stavano nascendo nell’area lombarda.
All’ordine del giorno: la creazione di un’istituzione capace di promuovere “l’incamminato progresso delle arti e de’ mestieri in Milano”.
Nasce così la Cassa d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri, un fondo per la distribuzione di riconoscimenti e sovvenzioni ad artigiani, operai e operatori economici che introducono pratiche innovative nei processi produttivi, sotto la guida di Enrico Mylius.
Fin dai primi anni, però la Società si convince che “il miglior modo di favorire l’industria è quello di illuminarla con l’istruzione” ed avvia corsi di formazione. Con l’arrivo di Antonio de Kramer si intensificano le attività di divulgazione culturale con i Seminari di Chimica Industriale, i corsi di Fisica, Geometria e Meccanica. Nasce anche la prima scuola professionale di Tessitura Serica guidata da Angelo Piazza.
Nel 1845 Carlo Cattaneo divenne relatore della Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri dando un contributo inestimabile allo sviluppo della Società e continuando il progetto di rinnovamento della cultura scientifica che altri personaggi di spicco avevano iniziato; per citarne alcuni, De Kramer, Sarti, Magrini, Curioni e Balsamo Crivelli. In quegli stessi anni iniziano i corsi di Fisica industriale, di Geometria meccanica e di Tessitura serica; poco dopo è costituita la Scuola di Meccanica.
Da questo contesto nel 1863 nasce il Politecnico di Milano. Se fino ad allora la Società si era occupata sia dell’istruzione degli operai sia di quella più elevata, dopo la nascita del Politecnico si decise che era la formazione della classe operaia che doveva essere potenziata, lasciando al Politecnico l’alta formazione universitaria.
Nel 1881 SIAM1838 sostiene inoltre l’organizzazione della Esposizione nazionale e questa manifestazione successivamente si trasformerà nella fiera di Milano.
Nel 1925 la Società fonda la Scuola tecnica operaia superiore, la prima scuola serale di grado superiore in Italia.»
Al momento in cui scriviamo le presenti note, dalla pagina sopra riportata è possibile scaricare un ebook di 48 pagine che approfondisce la storia di questa meritoria istituzione.
Inquadrato il contesto relativo al mittente, non stupirà quindi il contesto relativo al destinatario, a Torino, che altri non è che l’Onorevole Signor Ingegnere Commendatore Galileo Ferraris, Senatore del Regno.
Ferraris, nato a Livorno Piemonte (che oggi si chiama Livorno Ferraris proprio in suo onore) il 30 ottobre 1847, orfano di madre a 8 anni, si trasferisce a Torino a casa di uno zio, e qui inizia la sua istruzione scientifica. Dopo il collegio, si laurea in ingegneria civile a 22 anni, e nel 1877 viene nominato assistente di fisica tecnica presso il Regio museo industriale italiano (il futuro Politecnico di Torino).
Ma il nome di Galileo Ferraris è legato a ben altro.
Studia e approfondisce sempre più le sue conoscenze sull’elettromagnetismo, e nel 1885 dimostra l’esistenza di un campo magnetico rotante generato da due bobine fisse, ortogonali e percorse da correnti alternate della stessa frequenza e sfasate di 90°.
Tanto per capirci, il funzionamento dei motori a induzione elettrica si basa proprio sul principio del campo magnetico rotante. Questi motori permettono di realizzare i contatori presenti nelle nostre abitazioni e fanno funzionare molti elettrodomestici di uso comune.
Mica una cosetta da niente.
Ferraris, però, dalla sua scoperta non ne trasse alcun vantaggio economico: poco prima che pubblicasse sulla rivista L’Elettricità le risultanze dei suoi studi, il fisico serbo Nikola Tesla aveva brevettato la stessa scoperta.
Fra il 1885 ed il 1888 Ferraris fece diverse scoperte tra cui alcune relative ai generatori trifase, scrivendo numerose pubblicazioni scientifiche sull’elettromagnetismo.
Per i suoi meriti scientifici il 25 ottobre 1896 ottenne la nomina a Senatore del Regno che venne convalidata l’1 dicembre dello stesso anno (il 2 dicembre giurò in Parlamento), relatore Salvatore Majorana Calatabiano.
E’ quindi estremamente probabile che la busta di cui stiamo parlando, e che ricordo essere stata spedita da Milano il 27 ottobre 1896, contenesse una missiva o un biglietto di congratulazioni per la nomina avvenuta due giorni prima.
Sul frontespizio della busta notiamo scritto con lapis rosso “Pr. Grassi”, forse un conoscente di Ferraris alla Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri.
E una “R” in lapis blu, a indicare che aveva risposto, che aveva ringraziato alle felicitazioni.
Gioì poco di tutto ciò, perché all’età di 50 anni non ancora compiuti, a Torino, il 7 febbraio 1897 morì di pleurite.
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