PANAMA: CANALE? CAPPELLO? NO, TESSUTO

PANAMA: CANALE? CAPPELLO? NO, TESSUTO

Quando si parla di Panama, di primo acchito si pensa alla nazione, resa famosa per l’omonimo canale che mette in comunicazione Oceano Atlantico e Oceano Pacifico, tagliando di fatto in due le Americhe.

Oppure, in seconda battuta, mi verrebbe da pensare al cappello, il leggendario Panama di Borsalino che, in realtà, con Panama non c’entra nulla perché viene prodotto da filati le cui fibre sono ricavate da una palma autoctona dell’Ecuador, la Carludovica palmata.

Quindi, che cosa avrà mai chiesto la signora Elena Ricci, di Ceccano (Frosinone), con la cartolina che mostriamo oggi, spedita il 15 marzo 1928 e indirizzato al signor Dante Sereno?

«Occorrendomi urgentemente 6/8 pezze di Panama bianco (tipo mercerizzato e senza) Vi prego di rimettermi, a giro di posta, campioni e prezzi minimi dovendo fare offerte al Partito Nazionale Fascista, locale Sezione, in concorrenza con altre Ditte.
In attesa di leggerVi in proposito, distintamente Vi saluto.»

La cartolina è diretta al sig. Dante Sereno, a Roma, in via Sicilia 158.
Oggi, osservando il luogo con Google StreetView, non sembra esservi alcuna attività. Ma all’epoca il sig. Dante Sereno era il titolare di una rinomata sartoria e negozio di tessuti. E il motivo è presto spiegato.

Il Panama bianco che chiede la sig. Ricci non è infatti né il canale di Panama né il famoso cappello, ma un particolare tessuto in puro cotone 100%, di medio peso (generalmente tra 200 e 300 gr/m2), resistente e multiuso, e dalla trama particolare che ricorda un intreccio: su armatura matte, derivata dalla tela per l’impiego di due o più fili sia nella trama che nell’ordito, presenta infatti una struttura aperta e grana più grossa rispetto alla tela.

Può essere utilizzato per la realizzazione di arredamento d’interno (per rivestire poltrone, pouf, divani e cuscini), per tappezzeria in generale (sedie regista, amache, tende effetto coprente, ecc), e per la realizzazione di accessori handmade (astucci, pochette, ecc).

La signora Ricci richiede inoltre campioni mercerizzati e non.
La mercerizzazione è un procedimento chimico brevettato nel 1851 dall’inglese John Mercer che prevede il bagno del cotone in soda caustica per sbiancarlo e renderlo più brillante e lucente.

Insomma, la signora Ricci vuole fare bella figura, anche perché la sua offerta di prestazione non va presentata al un potenziale cliente qualunque, ma al Partito Nazionale Fascista! E in concorrenza con altre ditte!

Chissà se la signora Elena alla fine si sarà aggiudicata l’appalto.
E, se sì, chissà che cosa ci avrà realizzato con quelle pezze di Panama bianco.

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