Non è la prima volta che su Sfizi.Di.Posta viene pubblicata una corrispondenza amorosa. Così come non è la prima volta che possiamo osservare reticenze, omissioni, mezze frasi, parole dette e non dette. Del resto, se proviamo a catapultarci a (esempio) cento anni fa, possiamo ben immaginare quale pudore e quali timori potessero esserci a inviare
NOI BENE, NONNA MORTA, TEO SPOSATO
Ancora una volta dobbiamo catapultarci in tempi di guerra. E’ infatti dell’8 maggio 1945 la cartolina postale spedita da Roma per Verona che è protagonista di questo sfizio. Ma è proprio la notte dell’8 maggio quando al quartier generale del maresciallo Žukov a Berlino il feldmaresciallo Wilhelm Keitel firma la resa incondizionata della Germania agli
TENDOPOLI S.U.C.A.I. 1922
Il 12 agosto 1863, durante un’ascensione al Monviso, a Quintino Sella nacque l’idea di fondare un sodalizio che riunisse sotto un’unica bandiera gli amanti della montagna e dell’alpinismo. Fu così che il 23 ottobre dello stesso anno venne fondato il CAI, Club Alpino Italiano. I giovani e i giovanissimi seguivano spesso padri e nonni, per
AMORE ETERNO… ED ECONOMICO!
Oggi si usano ancora i telegrammi? E di solito quando si usano? Secondo una recente ricerca di Money.it, oggi in Italia vengono inviati circa dodici milioni di telegrammi ogni anno. Non l’avreste mai detto, vero? Una cifra che potrebbe stupire ma in effetti il telegramma rimane un modo formale, veloce e rispettoso della privacy per