Lontani da casa, dai propri affetti, dai propri amori, sotto la guerra, ci si faceva prendere facilmente dallo sconforto.
Ai momenti tristi, ogni tanto, si alternavano momenti positivi, ottimistici, persino di esaltazione.
E’ quanto deve essere accaduto al ‘nostro’ Mario, protagonista dello sfizio di oggi.
Mario è un C.M., sigla che dovrebbe indicare (non sono un grande esperto di gradi militari, eventualmente qualche lettore attento mi correggerà) un grado di sottufficiale Capo esistente in quel momento nella Regia Marina.
Siamo nel 1942, e precisamente il 29 aprile 1942.
Mario indica che sta scrivendo “da bordo“, e difatti nella firma indica anche dove si trova, a bordo del Regio Rimorchiatore (in sigla R.R.) Taormina, di stanza a La Spezia.
Non sappiamo quando parte la cartolina, l’annullo di partenza da La Spezia non è leggibile. Probabilmente il 29 aprile stesso dato che arriva a destinazione il 1° maggio.
La cartolina è indirizzata alla signorina Nella, abitante a Bandino, Firenze.
Bandino è una località situata a Gavinana, nella zona sud di Firenze, in origine borgo medievale, poi agglomerato a Bagno a Ripoli, e infine a Firenze.
La cartolina, che venne anche controllata dalla censura (lo attesta il piccolo bollo circolare 5 B1), è correttamente affrancata per 30 centesimi, ma essendo Mario un militare poteva godere della tariffa ridotta al 50% e quindi affrancare con 15 centesimi. Forse non lo sapeva, o forse non aveva trovato un francobollo per 15 centesimi, chissà.
Speciale menzione la merita anche il lato illustrato della cartolina.
Mostra una donna dall’aspetto molto curato che tiene in mano un grande cuore.
In basso la frase: «Deh, cara, ascolta il franco mio parlar che nel cor ti scopre l’eretto altar.»
Non sembra essere una citazione, perlomeno io non ho trovato alcun riscontro. Forse una frase originale ideata dalla Bromostampa di Torino che ha edito la cartolina nel 1940.
Sicuramente, una frase di grande effetto.
Ma, come sempre, quel che ci interessa davvero è il testo della missiva.
Che scrive Mario a Nella? Leggiamo.
«Il mio cuore e tutto inondato dalla tua cara visione, ed è tutto per te, mai potrò dimenticarti. Bacetti cari. Tuo aff.mo Mario.»
E’ un Mario innamorato, innamoratissimo, della sua Nella.
Il suo cuore non è inondato dalle acque del Mar Tirreno sopra cui galleggia il suo rimorchiatore distaccato a La Spezia. No. Il suo cuore è inondato dalla cara visione della sua Nella!
Mario riabbracciò la sua Nella che mai dimenticò? Forse sì.
Stando a quanto verificato nella banca dati dei dispersi e caduti della Seconda guerra mondiale messa a disposizione dal Ministero della Difesa, Mario non risulta per cui dovrebbe essere ritornato a casa.
E, chissà, magari anche dalla sua Nella.
A quel punto, cos’altro mai inonderà il cuore di Mario?
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