TI SPEDISCO UN CAMPIONE

TI SPEDISCO UN CAMPIONE

Per incentivare l’economia, le istituzioni che si sono succedute nel tempo hanno sempre avuto in tasca la propria ricetta, giusta o sbagliata che fosse.
Le Regie Poste, dal canto loro, hanno anch’esse fornito il loro contributo alla causa.

A vantaggio delle aziende e degli imprenditori, con il Regio Decreto 6 febbraio 1913, n.142, venne introdotta una nuova tariffa denominata “Campioni senza valore”. In sostanza, era possibile spedire a tariffa agevolata piccoli campioni di merce, di nessun valore appunto, in contenitori o buste non sigillate (per consentire il controllo).
All’avvio, per esempio, la tariffa base era di 4 centesimi, contro i 15 centesimi per una lettera semplice.
Tale tariffa differenziata perdurò sino al 25 marzo 1975 quando i campioni senza valore vennero accorpati ai pacchetti postali.

Prima dell’introduzione della tariffa nel 1913 era comunque possibile spedire campioni di merce, ma la tariffa applicata era quella delle Stampe a cui occorreva aggiungere la tariffa per lettera o cartolina qualora vi fosse in accompagnamento.

E’ appunto questo il caso della cartolina protagonista dello sfizio di oggi, spedita il 4 settembre 1908 (postalizzata il giorno dopo) da Torino e diretta a Novara dove arrivò il giorno dopo, e regolarmente affrancata con 10 centesimi (a copertura della tariffa per cartolina) e 2 centesimi (per la tariffa Stampe).

Chi spedisce è la ditta “Seterie e Velluti Felice Siliprandi”, ubicata in via Santa Teresa n. 7 a Torino.
La sede era a pochi passi dalla nota piazza San Carlo, quindi in pieno centro di Torino.
Oggi naturalmente la ditta non esiste più, ma ironia della sorte al civico 7 (sub H) oggi è presente un negozio di moquette.

Chi riceve è la ditta “G. Riva Vercellotti e Figlio”, appunto a Novara.
Il mittente non ha inserito l’indirizzo, probabilmente perché la ditta Riva Vercellotti era nota. A Novara, in via Custodi n.16, esiste infatti il palazzo Riva Vercellotti, evidentemente appartenuto a quella famiglia.

Ed ecco il testo della cartolina:
«Unisco campione nastro uso lana nella precisa qualità a colore ve ne sono circa 10 mila metri che in via eccezionale vi offro salvo vendita in blocco a sole L. 3.70 i 100 metri per cassa sconto 3% merce Torino.
Spero non vorrete lasciarvi sfuggire la conveniente partitella che vi offro ed al piacere di leggervi per rel. norma con distinta stima saluto.»

E, infatti, due fettucce di nastro sono allegate alla cartolina, tenute insieme con una spilla.
È incredibile come tutto ciò si sia conservato sino ad oggi, per 116 anni.
La stessa spilla, che potrebbe essere arrugginita, non lo è per niente.

Acquistare l’intera “partitella” equivaleva ad acquistare 10.000 metri di nastro, con un esborso totale di 370 Lire, equivalenti (in base al convertitore online del Sole 24 Ore) a circa 1.500 Euro.
Una cifra importante per un privato, ma non certo per una ditta.
Riva Vercellotti avrà quindi approfittato dell’offerta e ordinato l’intero lotto?
Chi lo sa.

Certo, a vedere come si sono conservati i due campioni di nastro sino ad oggi, nulla da dire sulla qualità.
Sarebbe quasi da tornare indietro con la macchina del tempo e mostrare la cartolina alla Riva Vercellotti…

Riproduzione riservata.

I commenti sono chiusi.

©2018-2024 Sfizi.Di.Posta - Riproduzione riservata - Tutti i diritti riservati | Privacy | Copyright | WordPress Theme: Chilly