VACCHE, GIOVENCHE E PECORE!

VACCHE, GIOVENCHE E PECORE!

Ci sono priorità nella vita.
Per qualcuno è importante la propria squadra di calcio, per qualcun altro è importante la vita privata del divo del cinema, per qualcun altro è importante la propria autovettura.
Per qualcun altro ancora sono importanti le giovenche, le vacche e le pecore.

Ci troviamo in Sicilia, a Vallelunga Pratameno, un piccolo comune in provincia di Caltanissetta di circa (all’epoca) 6.500/7.000 anime.
È il luglio 1941 e la guerra imperversa in tutta Europa.
In Sicilia gli Alleati sbarcheranno soltanto due anni dopo, ma al signor Antonino tutto questo non importa.

Il 17 luglio 1941 infatti il signor Antonino scrive una cartolina postale al signor Podestà di Polizzi Generosa, un comune in provincia di Palermo.

La spedisce con raccomandata così da essere sicuro che la cartolina venga ricevuta.
Non è quindi un caso che all’affrancatura di 30 centesimi della cartolina postale Antonino aggiunge 60 centesimi in francobolli per sopperire alla tariffa postale della raccomandata.

Occorre Infatti notare che in quel momento la soprattassa per il diritto di raccomandazione era pari a 1,25 lire per le corrispondenze chiuse e a 60 centesimi per le corrispondenze aperte quali lettere spedite aperte, manoscritti, fatture commerciali, partecipazioni, biglietti da visita, e naturalmente le cartoline postali.

Ciò era in linea con la differenza di costo della tariffa per lettera rispetto alla tariffa per cartolina. Se si rinunciava all’inviolabilità del segreto epistolare, come appunto accadeva con una cartolina dove chiunque poteva leggere quanto scritto dal mittente, era previsto uno sconto (30 anziché 50 centesimi).

Ma torniamo a noi e leggiamo dunque cosa di tanto importante aveva da dire Antonino al signor Podestà (lascio appositamente gli errori grammaticali):
«Egregio Signor Podestà di Pulizzi
La prego di puntare gli animale che si trovano a pascolare nel territorio di Polizzi Generosa che sarebero vacchi N 12 giovenchi N 4 pecori N 100. Con stima lo saluto suo amico.
Antonino Battaglia Gullo
»

Osservare la finezza di Antonino: descrive il reato, anche con dovizia di particolari, ma non chi lo commette!
Non fa nomi e cognomi.
In tal modo Antonino si para le spalle, così da non subire eventualmente una contro denuncia per diffamazione. Nel frattempo però chi evidentemente non pagava la tassa di pascolo al Comune di Polizzi Generosa adesso passerà i guai.

E bravo Antonino!
Sulla forma ci sarà pure qualcosa da rivedere, a partire dall’italiano, ma sulla sostanza non ti si può dire nulla!

L’ultima cosa che rimarrebbe da chiarire è come mai Antonino che evidentemente abita a Vallelunga Pratameno vada a denunciare un reato al Podestà di Polizzi Generosa, comune di un’altra provincia che dista da Vallelunga Pratameno circa trenta km in linea d’aria.

In realtà la spiegazione è davvero banale: semplicemente, i territori dei due comuni confinano.
Occorre tener presente, infatti, che soprattutto in questa parte della Sicilia a fortissima vocazione latifondista le proprietà e i territori erano molto estesi. Il fatto che due comuni confinanti distino trenta km è pertanto del tutto normale.

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