Allora, cari lettori di Sfizi.Di.Posta: stavolta tocca a voi!
😀
La cartolina di oggi è stata spedita da Trieste l’1 novembre 1941 ed è diretta a Genova.
In quel momento era in corso la guerra nei vicini Balcani: la Germania, e al traino l’Italia, avevano avviato un’offensiva per la conquista della Jugoslavia e l’apertura della strada verso la Grecia.
Ma al mittente della guerra non importava nulla. Anche se affrancò con due francobolli raffiguranti i due capi dell’Asse, non era far propaganda che interessava al mittente, quelli trovò perché quelli c’erano.
E allora cosa interessava il nostro fantomatico mittente? Leggiamo il testo.
«Cara Lilla, Preparami per la sera del 3 le mondine, che verrò a mangiarle… e la bocca aperta per ricevere tutti i miei baci. Diglielo anche ai cocchi. E per 180 giorni.»
La firma non è molto comprensibile, ma poco importa.
Quando si va a cena fuori che si fa di solito?
Si legge il menu, si ordina, e una volta che il cameriere ti porta il piatto si mangia.
Regolare, no?
Quando si va a cena fuori non pensi mai e poi mai di ordinare con una cartolina, giusto?
Beh, il mittente non fu della nostra stessa opinione!
Anche se… Cosa c’entrano le mondine (le donne impiegate nella raccolta del riso)?
Mica si mangiano, le mondine!
E poi, che c’entrano a Genova le mondine?
Mica a Genova si è mai coltivato il riso?!
Un po’ più a nord sì, a Novara e Vercelli, ma a Genova no!
Piazza Palo da Novi a Genova è una piazza abbastanza grande che in passato ha visto fiorire molte attività commerciali. Su un blog che ricorda cos’era quella piazza cent’anni fa, è riportata la presenza di ferramenta, macellerie, drogherie, salumerie, erboristerie, negozi di abbigliamento, calzolerie, parrucchieri, rivendite di vino, di ghiaccio, di acque gazzose, di ombrelli. Un mondo attivo ma quasi a parte, autosufficiente.
Che ci fosse anche qualche altra attività che il nostro mittente ha voluto celare con il termine di “mondine”?
“Mondine” fa rima con “donnine”: forse è a queste che si riferisce?
Ricordo che siamo nel 1941, e all’epoca erano diffuse e assolutamente legalizzate le case di tolleranza, con appunto le “donnine”, e che lo furono sino al 20 febbraio 1958 quando venne promulgata la legge n. 75, meglio nota come “Legge Merlin” che, di fatto, abolì le case chiuse e la regolamentazione sino ad allora vigente della prostituzione.
I puntini di sospensione dopo “mangiarle” potrebbero quindi far intendere che forse c’è un significato nascosto dietro quei termini.
Che fosse quindi un messaggio in codice per indicare altro? O, appunto, “altre”?
Il testo risulta incomprensibile anche quando si fa riferimento ai “cocchi”.
Che cocchi? Chi sarebbero i cocchi?
E infine i 180 giorni sottolineati (una licenza dal servizio militare, forse?), che hanno più l’aria di essere una minaccia che una bella notizia.
Insomma, cari lettori, largo e spazio alla fantasia: che ne pensate?
Che avrà voluto dire il mittente?
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