Ma se sei al fronte, durante la guerra, e ti volano proiettili sopra la testa, hai tanta voglia di scherzare?
Probabilmente no.
Pare, però, che non la pensasse così Giuseppe, tenente del 122° Fanteria, mittente della cartolina protagonista del breve sfizio di oggi datata 24 ottobre 1942.
Il comando del 122° reggimento di fanteria, inquadrato nella 153° Divisione di fanteria “Macerata”, cui apparteneva il tenente Giuseppe, aveva al seguito l’ufficio di Posta Militare n.153, come chiaramente indicato dal mittente e dal bollo postale che annulla il francobollo.
In quel momento la 153° Divisione e il suo ufficio P.M.153 si trovavano localizzati nella zona di Kocevje e Ribnica, non molto distante da Fiume, amministrativamente appartenente (in quegli anni) alla neonata provincia italiana di Lubiana, nell’attuale Slovenia, con compiti di pattugliamento e rastrellamento di partigiani jugoslavi.
La cartolina (il lato illustrato è un generico paesaggio montano non identificato, non lo mostro nemmeno) è indirizzata alla signorina Bruna di Firenze, e il testo è tutto un programma. Leggiamolo insieme.
«Perché la signorina del II piano si augura che io non capiti mai da quelle parti? Perché mi odia o perché non mi odia?
E va bene! Vuol dire che mi premunirò di zolle di zucchero e di specchi per allodole onde cercare di domare la bisbetica personaggia. Buon riposo fiaccola di vita.»
Chi sarà mai questa fantomatica personaggia che fa tanto arrabbiare il nostro Giuseppe? E’ la destinataria della cartolina o Giuseppe ce l’ha con una terza persona?
Ed è tutto una presa in giro, uno scherzo, o Giuseppe è seriamente arrabbiato?
Con buona vita della bisbetica personaggia, a voi lettori di Sfizi.Di.Posta l’ardua sentenza.
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