Quante email che reclamizzano prodotti riceviamo ogni giorno? C’è un grande business dietro all’invio di email pubblicitarie, tanto da costringere il legislatore a darci un freno e a tutelare la privacy del consumatore.
Ma un tempo le reclame pubblicitarie erano più discrete, meno pressanti e meno continue.
A mio avviso quella che vi mostro ne è un esempio lampante.
Si tratta di una cartolina con cui la ditta Anita Pacini Mode, con sede a Roma in via Sistina, avvisa la propria clientela dell’arrivo in negozio della nuova collezione di cappelli. Sin qui, niente di strano. Ma è il modo garbato con cui lo dice e le parole che usa che ci fanno pensare inevitabilmente che erano altri tempi…:
”Mi lusingo che non mi mancherà il piacere dell’ambita visita Sua, e nell’attesa, La ringrazio in anticipo e La riverisco.
Devotissima Anita Pacini”.
La data non è nota, ma siamo intorno al 1943-45. Lo deduciamo dalla presenza del bollo A.C.S., un bollo di censura alleata in uso durante la Seconda Guerra Mondiale (ovviamente nel periodo in cui gli alleati furono presenti sul territorio italico).
E, naturalmente, l’attività commerciale di Anita Pacini oggi non esiste più.
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