DISINFETTIAMO TUTTO!

DISINFETTIAMO TUTTO!

Siamo nel 1866, il 13 ottobre, e questo piego parte da Genova, destinazione Livorno. Molto probabilmente viaggia per nave.
In apparenza, niente di speciale.

Ma il 1866 per il neonato Regno d’Italia fu un anno nefasto. E non solo per le non poche vittime dovute alla III Guerra d’Indipendenza, ma anche per un’epidemia di colera che scoppiò in tutta la sua virulenza a partire dall’agosto di quell’anno e che perdurò almeno sino a dicembre.
Interessò in particolare le città di Napoli, Genova, Torino e Palermo.

Una lettera proveniente da Genova, quindi, nel pieno centro dell’epidemia, poteva essere portatrice del morbo. Per tale ragione in questi frangenti si usava “disinfettare” la corrispondenza. Per farlo, si utilizzava la tecnica della fumigazione.

Sul piego, anzitutto, si praticavano dei tagli, che ho indicato con le frecce rosse. Quindi, le missive venivano prese con delle grosse pinze di ferro e passate su un fuoco acceso. Si riteneva che i fumi del fuoco potessero sterminare il morbo.
Un secondo sistema era quello di inserire tutte le missive gia tagliuzzate dentro un bussolotto di ferro; questo veniva fatto roteare, come fosse un polletto allo spiedo, sempre sul fuoco acceso. Un esemplare di questo bussolotto è attualmente conservato presso il Museo Storico della Comunicazione all’EUR.

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