1859, CI SERVONO 300 BADILI E 150 CARRIOLE…

In una busta totalmente distrutta, priva di ogni elemento postale utile, priva di francobolli (se mai ce ne fossero, e sono quasi certo che non ve ne fossero), trovo la lettera che mostro oggi. Sulla lettera, contrassegnata come “Urgentissima” e spedita l’1 luglio 1859 alle nove e mezza antimeridiane (come diligentemente annotato sia a lettere

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LA EX PSEUDO REPUBBLICA…

I periodi storici di transizione, generalmente alla fine di una guerra, sono sempre molto complessi e non avvengono mai in modo puntuale. Proprio per queste prerogative sono molto variegati, e quindi molto interessanti e studiati. Non fa eccezione il periodo dell’immediato dopoguerra al termine del secondo conflitto mondiale. Solo per ricordarlo sinteticamente ai più distratti,

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CONFINATI POLITICI SULLE SPIAGGE NERE DI LIPARI…

Ritorniamo ancora una volta sull’argomento del confino politico. Per evitare inutili ripetizioni ma per comprendere in cosa è consistita la misura restrittiva del confino politico sotto il regime fascista, rimando agli ‘sfizi’ già pubblicati sull’argomento: Ponza, Ventotene, Ustica. E cambiamo nuovamente isola. Ritorniamo in Sicilia, alle Eolie, e precisamente a Lipari. La più estesa delle

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AL MARE A USTICA? NO, AL CONFINO

Ho già trattato l’argomento del confino politico in due precedenti ‘sfizi’, Ponza e Ventotene, e a questi rimando per rileggerne la storia. Oggi ‘cambiamo’ isola, e ce ne andiamo a Ustica, in provincia di Palermo. Ustica è, come la quasi totalità delle isole del Tirreno, un’isola vulcanica, ma del vulcano originario conserva giusto la forma

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VENTOTENE, TRA EUROPA E CONFINO

Del ‘confino politico’ ne ho già parlato qualche sfizio fa. Per non ripetermi e annoiarvi dal momento che questo ‘sfizio’ sarà un po’ lunghetto, rimando chi non l’avesse letto o chi volesse rinfrescarsi la memoria al contributo sul confino politico a Ponza: > https://www.facebook.com/sfizidiposta/posts/1188053664874778 > https://www.sfizidiposta.it/2020/05/29/ti-spedisco-a-ponza-al-confino/ Per chi non c’è mai stato, se ho invitato

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TI SPEDISCO A PONZA, AL CONFINO!

Ponza, la più grande delle Pontine, è un’isola meravigliosa. Chi c’è stato, ci ritorna. Magari escludendo luglio e agosto, quando l’isola è assaltata di turisti alla ricerca delle calette solitarie e del mare cristallino dove praticare snorkeling. Ma negli altri mesi dell’anno l’isola è uno spettacolo per tutti e cinque i sensi. Non vanno dimenticati,

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DAL FRONTE GRECO… CON TANTA FATICA!

Durante la Seconda Guerra Mondiale, così come in generale in tutte le guerre, i tanti ragazzi che vennero inviati al fronte a volte provenivano da zone depresse del paese, molti erano analfabeti, non tutti sapevano scrivere. Ma c’era anche chi “ci provava”. Questa missiva (priva purtroppo di contenuto) riporta una calligrafia a tratti quasi incomprensibile.

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AFRONTI IL BARONE…

Siamo nel 1949. Settantuno anni fa. Immediato dopoguerra. L’Italia era appena uscita, a pezzi, dalla Seconda Guerra Mondiale. Il livello di alfabetismo era basso, soprattutto nelle regioni del Meridione. Nel 1951, due anni dopo, l’analfabetismo (ovvero, coloro che non riuscivano a leggere e scrivere) in Italia venne misurato dal censimento generale: Piemonte 3%, Valle d’Aosta

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LA CARTA ANNONARIA…

In circolazione dal 1940 al 1949, pensata per controllare il razionamento dei generi alimentari, la “Carta Annonaria” venne quasi da subito ribattezzata dal popolo come “tessera della fame“. Si trattava di un documento, nominativo con le generalità del possessore, bimestrale, e che consentiva di recarsi da un negoziante autorizzato per ricevere generi alimentari o di

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HO LO STOMACO DILATATO…

Nella vita quotidiana può capitare l’imprevisto o il contrattempo. Oggi, se capita un problema al lavoro, prendiamo il telefono e chiamiamo chi ci sta attendendo per dire che faremo tardi. Oppure usiamo i social, mandiamo messaggini, Whatsapp, Messenger, o quant’altro. Facile, immediato, e gratis. Ma un tempo non era così. Catapultiamoci con l’immaginazione nel 1940.

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CAMPO DI INTERNAMENTO “LE FRASCHETTE” (ALATRI, FR): UNA FRANCHIGIA POSTALE

Presso la frazione “Le Fraschette” di Alatri (Frosinone) era attivo un campo di internamento per civili. A differenza dei campi per prigionieri di guerra vigilati dall’autorità militare, i campi di internamento per civili (un centinaio in tutta Italia) erano gestiti dalla Direzione Generale di Pubblica Sicurezza del governo fascista. L’internamento civile veniva eseguito nei confronti

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LA DALMATIENNE, SOCIÉTÉ FRANÇAISE DES FORCES HYDROÉLECTRIQUES DE LA DALMATIE

Come noto, l’Istria, Fiume e la Dalmazia tra la fine delle due guerre furono ufficialmente territorio italiano. Non stranisce, quindi, ritrovare una busta affrancata con un francobollo italiano del Regno annullato nel 1941 con il tondo “SEBENICO POSTE (DALMAZIA)”. E non stranisce nemmeno che al retro riscontriamo le tracce della censura tedesca: la busta venne

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TI REQUISISCO ANCHE GLI PNEUMATICI!

Il 23 dicembre 1940 venne promulgato il Regio Decreto n.1833 che obbligava alla denuncia e consentiva la requisizione degli pneumatici esistenti presso i commercianti o in dotazione alle autovetture di proprietà privata, naturalmente a favore delle autorità militari. E per dare seguito a detto decreto, la Commissione Requisizione Pneumatici di Lecce invia l’8 ottobre 1942

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…O ALMENO GETTARSI BOCCONI SOTTO LE PIANTE!

Dopo l’8 settembre 1943 nell’Italia del Nord si costituì la RSI, la Repubblica Sociale Italiana. Per molti viene considerato uno stato “fantoccio” in quanto voluto, e in parte anche controllato, dalla Germania nazista. In ogni caso, per gli Alleati era il nemico da combattere. Le incursioni aeree nei territori dell’Italia settentrionale erano sempre possibili, e

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PRECISAMI FERITE…

Un telegramma necessita di un indirizzo preciso presso cui essere recapitato. Non ha importanza se sia una residenza o un domicilio, l’importante è che il destinatario si trovi lì dove viene indicato nel telegramma. Può essere quindi presso altre persone, presso un albergo, presso una casa di cura. Oppure, presso un ospedale. Come in questo

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PRIMI ANNI DI RIFORMA AGRARIA IN SICILIA…

Sulla Rivista di Storia dell’Agricoltura edita dall’Accademia dei Georgofili di Firenze, Anno LVII, N.1, Giugno 2017, pp.81-107, è comparso un corposo articolo di Alfio Grasso dal titolo ”Sull’Istituto Vittorio Emanuele III per il bonificamento della Sicilia: primo ente pubblico agricolo costituito nell’Isola”, cui rimando per tutti gli approfondimenti del caso: http://rsa.storiaagricoltura.it/pdfsito/144_6.pdf Il Regio Decreto Legislativo

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UN’ESPOSIZIONE MONDIALE CHE NON SI FECE

Un’Esposizione Mondiale certo non la si organizza dall’oggi al domani. Lo abbiamo visto di recente a Milano, per l’Expo 2015. Oggi c’è una logistica avanzata, tecnologia, materiali, eppure anche oggi servono gli anni per programmare e realizzare un’esposizione mondiale. Non di meno accadeva 136 anni fa, quando appunto nel 1882 il Comitato Centrale per l’Esposizione

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UNA PAGELLA DI 137 ANNI FA!!

Il 28 giugno 1680, a Fano, venne aperto per volontà di Guido Nolfi, insigne giurista locale, un Collegio che avrebbe dovuto ospitare gratuitamente dodici giovani nobili della città per lo studio del diritto e della medicina. Dopo svariate vicissitudini, compresa la trasformazione in Università Pontificia, il 6 novembre 1860 a seguito di un decreto del

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SI INTRATTENEVA SESSUALMENTE CON…

Per una volta esuliamo un po’ da un discorso strettamente postale, sebbene questo tipo di documenti vada sicuramente a supporto di più ampia documentazione postale relativa a questo argomento. Parliamo di POW, Prisoners Of War, Prigionieri Di Guerra. I soldati, catturati dal nemico in guerra, dovevano essere trattati secondo precise regole che garantivano loro una

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LATINA? NO, LITTORIA

Era il 18 dicembre 1932 quando Mussolini inaugurò la città di Littoria che, anche attraverso la sua architettura razionalista, voleva celebrare il compimento dell’opera di bonifica delle paludi pontine. Due anni più tardi, esattamente il 18 dicembre 1934, Littoria divenne capoluogo di provincia. Così rimane la situazione sino alla caduta del regime fascista. Il 7

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DONA LA FEDE ALLA PATRIA…

Dentro una busta (che non pubblico in quanto di interesse nullo) ho trovato questa “ricevuta”. Il 3 ottobre 1935 l’Italia aveva invaso l’Etiopia e la Società delle Nazioni condannò l’attacco imponendo delle sanzioni contro l’Italia. Tale decisione venne considerata ingiusta e quindi, spinta dalla propaganda del regime, la popolazione si mobilitò per sostenere i costi

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BESTEMMIA E TURPILOQUIO!

Qualche giorno fa abbiamo visto una corrispondenza relativa ai cartelli contro lo sputo. Ma se la campagna contro lo sputo muoveva da ragioni sanitarie di specifico interesse del regime fascista, in questo caso la bestemmia e il turpiloquio, sebbene fossero osteggiate dallo stesso regime con cartelli analoghi, trae origini più lontane nel tempo, nell’800. Se,

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VIETATO SPUTARE!!

Nel 2013, a Shenyang, nella Cina settentrionale, sono state istituite delle ronde antisputo: 200 addetti che se ti beccano sputare per strada ti multano con 20 yuan (circa 2 Euro). Ma se in Cina ciò viene fatto evidentemente per una questione di decoro, negli anni ’30, in Italia, il problema dello sputo era invece legato

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ALLOGGI A 6 EURO AL GIORNO!!

Siamo nell’aprile del 1944, a Roverbella (Mantova). Qui gli alleati sarebbero arrivati soltanto un anno dopo; il territorio era amministrato ancora dal regime fascista ma, di fatto, gestito dai tedeschi. Quest’ultimi alloggiavano in case confiscate o, nelle migliori delle ipotesi, in sistemazioni in affitto. E’ quest’ultimo il caso della nostra cartolina spedita dal Podestà del

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REPUBBLICA O MONARCHIA?

Oggi, 2 giugno, festa della Repubblica. Perchè il 2 giugno 1946 gli Italiani vennero chiamati al voto tramite un referendum istituzionale per scegliere tra Monarchia e Repubblica. E, sebbene con una percentuale non schiacciante (54,3%), scelsero la Repubblica. Come votarono? Con questa scheda. Riproduzione riservata.

SONO PRIGIONIERO!

Certe missive in tempi di guerra si sperava di non riceverle mai. Siamo nel 1943, il 12 giugno, e un marito scrive alla propria moglie. Con la stessa naturalezza con cui dice di stare bene e in perfetta salute, comunica: “Dalla presente apprenderai che sono prigioniero […] Sono in mano degli Americani i quali ci

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LA GUERRA E’ FINITA!

Così scrive questo soldato del 43° Fanteria ai propri genitori. “…sono veramente contento e felice come lo sarete voi con questa bella novità di questa sera, che è terminata la guerra…“. Questa lettera venne spedita il 9 settembre 1943, l’indomani di quel fatidico 8 settembre quando il maresciallo Badoglio firmò a Cassibile l’armistizio con gli

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I FASCI, NEL 1894!

I Fasci Siciliani dei Lavoratori furono un movimento di massa popolare che si sviluppò in Sicilia dal 1891 al 1894. Tra gli obiettivi dei rivoltosi vi era l’abbattimento dei dazi che opprimevano le classi meno abbienti. Le richieste erano normalmente indirizzate ai Comuni, ma quasi tutti i consigli municipali erano costituiti dalla stessa borghesia che

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SE NON DI PRESENZA MA CON PENSIERO VI SONO VICINO

Siamo nel 1943, prima dell’Armistizio, era in pieno svolgimento la Seconda Guerra Mondiale, e i militari di ogni fazione venivano normalmente fatti prigionieri. In base alla Convenzione di Ginevra del 27.7.1929, i militari catturati in zona di guerra (P.O.W., Prisoners Of War) dovevano godere di precisi diritti. Ad esempio, l’art.2 cita: «Essi devono essere trattati

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CAMPO DI INTERNAMENTO “LE FRASCHETTE” (ALATRI, FR)

Presso la frazione “Le Fraschette” di Alatri (Frosinone) era attivo un campo di internamento per civili. A differenza dei campi per prigionieri di guerra vigilati dall’autorità militare, i campi di internamento per civili (un centinaio in tutta Italia) erano gestiti dalla Direzione Generale di Pubblica Sicurezza del governo fascista. L’internamento civile veniva eseguito nei confronti

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