E’ il 26 giugno 1944. In un Meridione appena liberato dagli Alleati dall’occupazione nazista, i retaggi di un vecchio passato, ancora oggi (purtroppo) a tratti presente, vengono fuori in tutto il loro “splendore” in questa missiva. Allora accade che tale “Mario” (il nome vero l’ho volutamente oscurato), originario di Lentini in provincia di Siracusa, fa
PAURA DELL’AGO? C’E’ L’AUTOSIRINGA!
Chi più, chi meno, ma tutti abbiamo avuto paura dell’ago della siringa. Il dramma raggiungeva proporzioni epiche quando, come ricorda il comico Maurizio Battista in uno dei suoi sketch, la mamma degli anni ’60 arrivava con la siringa di vetro che, ad ogni passo, sbatacchiava sulle pareti del bollitore metallico che veniva utilizzato per sterilizzarla.
LA BAMBINA CHE SCRIVEVA SEGUENDO LA TRACCIA
Parliamo di una normale cartolina illustrata spedita il 30 agosto 1908 e affrancata con il 10 centesimi d’uso all’epoca che illustra il quartiere Civita di Arpino (FR). Ma quel che più ci interessa è il retro della stessa. Chi scrive è una certa Dina, una bambina siciliana di Caltagirone che sta studiando al Collegio
GODERECCIO
Cameo telegrafico di estrema attualità, vista la vittoria di ieri sera della Roma sul Barcellona. Ma Mario, il 31 ottobre 1954, se la doveva passare discretamente bene per scrivere in quel modo al suo amico Enrico… Riproduzione riservata.
CAMPO DI INTERNAMENTO “LE FRASCHETTE” (ALATRI, FR)
Presso la frazione “Le Fraschette” di Alatri (Frosinone) era attivo un campo di internamento per civili. A differenza dei campi per prigionieri di guerra vigilati dall’autorità militare, i campi di internamento per civili (un centinaio in tutta Italia) erano gestiti dalla Direzione Generale di Pubblica Sicurezza del governo fascista. L’internamento civile veniva eseguito nei confronti
DESTINATARIO IRREPERIBILE CAUSA SISMA
Il 4 aprile 2009 un signore di Pescara scrive a un altro signore de L’Aquila. La missiva non ebbe il tempo di essere recapitata perché alle 3.32 di quel maledetto 6 aprile di 9 anni fa la vita di tutti gli Aquilani cambiò per sempre a causa del terremoto. Il destinatario venne invano cercato per